(detto
Andrea di Giusto). Pittore italiano. Figura di secondo piano della
pittura fiorentina della prima metà del XV sec., elaborò uno stile
sostanzialmente eclettico, spesso puramente imitativo. Collaboratore di Bicci di
Lorenzo nel 1424, nel 1426 lavorò assieme a Masaccio per il polittico del
Carmine a Pisa; gli vengono attribuiti due riquadri della predella raffiguranti
San Giuliano che uccide i genitori e
San Nicola che dota le tre
fanciulle povere (attualmente conservati nello Staatliche Museen di
Berlino). Ai modi severi e ai volumi irrigiditi della pittura di Lorenzo Monaco
è ispirato il polittico della pinacoteca di Prato, eseguito nel 1436, una
scena del quale, il
San Zaccaria che scrive il nome di Giovanni, appare
interamente ripresa dall'opera del Beato Angelico. Ancora di imitazione
dall'Angelico è l'
Assunzione di Maria, del 1437 (Firenze, Galleria
dell'Accademia) (Firenze seconda metà XV sec.).